Biografia

Romano residente nel Rione Monti, Lino Belleggia, dopo essersi laureato con lode in Lingue e letterature straniere moderne presso l’Università “La Sapienza”, ha conseguito presso lo stesso ateneo il Dottorato di Ricerca in Letterature di lingua inglese con una tesi su Don DeLillo. Ha collaborato regolarmente con il settimanale Avvenimenti, dove si è occupato di letteratura americana e inglese contribuendo con recensioni e interviste. Nel 2000 ha pubblicato il volume Lettore di professione fra Italia e Stati Uniti – Saggio su Paolo Milano, per i tipi di Bulzoni, e in seguito i saggi “Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini” nel volume Shakespeare e il Novecento (Bulzoni), “The Indiscreet Charm of the Cinematic Eye in Beckett’s Film” nel volume The Tragic Comedy of Samuel Beckett(Laterza), “Staging and Performing in Small Rooms: Don DeLillo’s Libra” in Critical Engagements – A Journal of Criticism and Theory (UKNMFS) e “La Sindrome di Butterfly: lo stereotipo della donna asiatica e l’immaginario occidentale fino a M. Butterfly di D.H. Hwang” in Europe facing Inter-Asian cultural, literary, history and political situations (Universitalia). Ha trascorso l’A.A. 2001-2002 negli Stati Uniti presso la State University of New York at Stony Brook grazie a una borsa di studio per dottorandi.

Ha insegnato per sette anni Mediazione inglese presso la facoltà di Scienze umanistiche dell’Università “La Sapienza”, Lingua inglese e Letteratura inglese presso la facoltà di Studi orientali dello stesso ateneo dove ha tenuto corsi sulle letterature cinese-americana e giapponese-americana. 

Ha tradotto diversi volumi come Graham Saunders, ‘Love me or kill me’ – il teatro di Sarah Kane per la casa editrice Editoria & Spettacolo, e le due guide letterarie di Bill Morgan, La guida Beat di New York e La guida Beat di San Francisco per la casa editrice Cooper. 

Nella sua attività teatrale, ha scritto un libero adattamento dal romanzo di P.C. de Laclos Le relazioni pericolose, andato in scena al Teatro Colosseo di Roma nel 2003 e nel 2004 e al Teatro delle Erbe di Milano nel 2006 per la regia di Giovanni Nardoni con il quale, nel 2004, ha curato la regia di Bent di Martin Sherman per lo stesso teatro romano.  Nella stagione teatrale 2005-2006 è andato in scena, sempre al Teatro Colosseo con la regia di Giovanni Nardoni, il suo Fanny e Maurice, dramma originale parzialmente tratto dal romanzo di E. M. Forster Maurice. Ha inoltre scritto il dramma interamente originale Non sono (solo) tua – Donne che aspettavano l’amore andato in scena al Teatro Tordinona di Roma nella stagione 2014-2015. 

Nel 2021 è finalista del Premio Crimen Cafè 2021 con il suo primo romanzo, il giallo Nessun proiettile potrà mai cancellare, pubblicato nell’aprile 2022 da De Ferrari Editore; nel luglio 2022 il romanzo è fra i finalisti del Premio Garfagnana in giallo nella sezione Nero digitale e ottiene una menzione speciale per il Miglior intreccio giallo. Nel marzo 2022 vince il Premio Letterario Città di Melegnano 2021 con il racconto “La pausa del caffè” pubblicato nell’antologia del premio edita dalla casa editrice Montedit nel giugno 2022.

Nell’aprile 2024 pubblica la raccolta di racconti Vuoi che ti riscaldi un po’ di pasta di ieri? (Montedit). 

Nel dicembre 2024 vince il Premio Crimen Cafè 2024 con il giallo Una girandola di coincidenze, pubblicato nel maggio 2025 da De Ferrari Editore e presentato al Salone del libro di Torino.